In queste settimane non si parla d’altro: in seguito all’apertura della galleria Vedeggio Cassarate e all’introduzione del nuovo Piano Viario del Polo (PVP) molti propongono magiche soluzioni, per ovviare a veri o presunti inconvenienti.

Prima di giudicare gli effetti della nuova viabilità a Lugano, sarebbe opportuno attendere almeno qualche settimana o mese, ma la pazienza non sembra essere una virtù in voga.
Uno degli obiettivi del PVP è favorire la mobilità sostenibile in città.
L’apertura della nuova galleria Vedeggio Cassarate permetterà forse di migliorare l’accessibilità alla città da nord, ma è inutile pretendere miracoli. Il traffico globalmente non diminuirà, ma prenderà nuove strade e senza le necessarie misure fiancheggiatrici che purtroppo sono fortemente in ritardo, esso sarà sempre caotico.
Da molto tempo Lugano è attanagliata da un forte traffico veicolare, che impressiona ogni ospite proveniente sia da nord che da sud, e il traffico automobilistico è causato non solo dai pendolari ma anche da noi cittadini che utilizziamo troppo spesso l’automobile per percorsi brevi.
Sono convinta che molti di noi lascerebbero a casa l’automobile se ci fossero alternative valide: chi abita nei comuni e quartieri esterni ha a disposizione un’offerta estremamente carente di mezzi pubblici, mancano strutture Park&Ride con sufficiente capienza, poche linee dei mezzi pubblici hanno corsie preferenziali e buone coincidenze con le stazioni FFS, i percorsi sicuri per le biciclette sono ancora quasi totalmente assenti, l’offerta bike-sharing non è estesa a tutta la parte pianeggiante della città.
Migliorare questi importanti aspetti fa parte delle famose misure fiancheggiatrici che sono state promesse e che al momento non sono ancora all’orizzonte.
Forse si potrà stabilire a corto termine se in alcuni punti è meglio avere semafori intelligenti o delle rotonde come richiesto da alcuni, ma senz’altro la soluzione non è quella di proporre il tunnel verso Gandria. A Lugano purtroppo si prende sempre come scusa la morfologia del territorio per motivare l’esigenza di avere nuove strade per le automobili e posteggi in centro.
Altre città svizzere dimostrano invece che è possibile fare altrimenti: a Losanna, Zurigo, Berna, Basilea e Winterthur, quest’ultima per grandezza simile a Lugano, da decenni si punta sui trasporti pubblici e sullo sviluppo edilizio in relazione alla mobilità pubblica e lenta: la qualità degli spazi di vita in queste città dimostra che questa è la strada da seguire.
Per inciso queste città sono governate da partiti progressisti.
Solo criticare non porta a risolvere i problemi: bisogna avere il coraggio di proporre anche soluzioni per migliorare la qualità di vita nella nostra città.
Per il momento cerchiamo di accogliere l’apertura della nuova galleria Vedeggio Cassarate e la nuova viabilità come un’occasione per iniziare a cambiare le nostre abitudini.

Apparso su Corriere del Ticino 3 agosto 2012